LA MIA CERAMICA UN VIAGGIO “IRRIPETIBILE”
Stavo cercando in cantina il libro Foglie Morte di Gabriel Garcia Marquez che avevo letto alcuni anni prima e mi era particolarmente piaciuto. L’intenzione era di fare un omaggio a un amico. Nel rimuovere alcuni contenitori ho trovato, con mia grande sorpresa ed emozione, alcune piastrelle prodotte dalle ceramiche Ragno, si trattava di piastrelle di monoporosa in pasta rossa. La mente mi riportò indietro nel tempo. Rividi un gruppo di giovani riuniti a notte fonda in attesa di conoscere la resa di una prova industriale presso lo stabilimento Ragno di Sassuolo. La monoporosa in pasta rossa era una nuova tecnologia per la produzione di rivestimento in cicli rapidi e la ceramica Ragno aveva scommesso sulla sua rinascita, dopo anni di grande difficoltà, su questa innovativa tipologia di produzione. Quando comunicarono che la resa del prodotto lucido era 85%, vi fu un boato di gioia tra il gruppo di tecnici. Questo risultato era stato ottenuto per la prima volta in Italia utilizzando smalti di produzione Ragno.
Vi starete chiedendo, perché erano in attesa di quell’esito alle tre di notte?
Nel corso del racconto ritorneremo su questo episodio che costituì per me, come credo per i miei colleghi, un momento di grande emozione.
Ritrovare quelle piastrelle è stato l’episodio che mi ha spinto a scrivere questo libro.
Giacinto Monari
Leggi il primo capitoloIntroduzione
Tempus fugit, ma ognuno di noi conserva nella mente e nel cuore il ricordo di tanti avvenimenti, alcuni dolorosi e altri felici, di diversi luoghi e di tante care persone che, con l’avanzare dell’età, rimpiange. Molti di questi avvenimenti sono avvenuti nella mia vita durante la carriera lavorativa, trascorsa in buona parte alle ceramiche Ragno e poi nei colorifici Pardo e Cerdec: ho avuto così la possibilità di poter conoscere e vivere quasi per intero lo sviluppo e l’evoluzione della tecnologia ceramica. Spero che qualche lettore si ricordi di me, se così fosse colgo l’occasione per salutarlo con affetto da queste pagine. Ho avvertito l’esigenza, come capita a molte persone dopo una lunga carriera lavorativa, di raccontare un mondo che ormai purtroppo non esiste più. Lo devo a tutte le persone con le quali ho avuto rapporti costruttivi di lavoro che, a volte, sono sfociati in sincere amicizie: alcuni di loro non sono più tra noi e ciò ne aumenta il rimpianto. Prometto di resistere a facili nostalgie per raccontare in maniera disincantata le esperienze vissute.
Nelle mie intenzioni questo libro voleva essere una semplice ricostruzione tecnologica dell’evoluzione dell’industria ceramica, poi ho capito che per descriverla era necessario considerare lo sviluppo e gli accadimenti, a volte crudeli e dolorosi, di una società anch’essa profondamente mutata.
Ancora più doveroso però è ricordare le persone: operai, tecnici e imprenditori che hanno reso possibile questa evoluzione con loro impegno, l’intelligenza, l’entusiasmo, la fantasia, i tanti sacrifici e un briciolo di pazzia.
Questo libro è dedicato a loro.
Perché c’era una volta la ceramica?
Cercherò di essere imparziale e non commettere l’errore di affermare che negli anni Settanta - Ottanta il mondo ceramico fosse migliore di quello attuale. Era vero forse dal punto di vista umano ma, riguardo l’evoluzione tecnologica, l’attuale produzione ha raggiunto un livello di assoluta qualità. Proprio questa perfezione però castra ora le iniziative dei tanti tecnici che in passato lavoravano con entusiasmo allo sviluppo di nuovi prodotti ceramici: la produzione si è uniformata in quasi tutte le aziende e non s’intravedono purtroppo all’orizzonte, come in passato, nuovi progetti di crescita estetico-tecnologica.
Specifiche
- Genere: Narrativa, storia industriale
- Collana: Scriptor
- Formato: 14x20
- Pagine: 104
- ISBN: 978-88-6810-568-6
- Anno pubblicazione: 2023
- Prezzo copertina:: 12
- Esiste la versione ebook?: no